LUCERA – La Sede Locale di Lucera aderisce alla manifestazione nazionale dell’Archeoclub d’Italia “Chiese Aperte“, giunta alla XXIX edizione, allo scopo di incentivare la conoscenza del nostro patrimonio ecclesiastico da un punto di vista storico-artistico-architettonico.
La scelta è caduta sulla Chiesa di San Domenico, di fondazione trecentesca, sita nel centro storico di Lucera, tra l’omonima via e la via beato Casotti, nel VII centenario della morte del beato fra Augustin Kažotić (italianizzato Casotti), vescovo di Lucera dal 1322 al 1323, proclamato suo protettore nel 1668 e dichiarato beato nel 1702, di cui è in corso il processo di canonizzazione.
La Rettoria, guidata da don Costanzo De Marco, parroco della Basilica Cattedrale Maria SS. Assunta al Cielo, è uno dei principali edifici religiosi di Lucera voluto da Carlo II d’Angiò, dopo la dispersione dei Saraceni dalla città nel 1300.
Dell’originario stile gotico-angioino rimane ben poco, in corrispondenza dell’abside e del muro sinistro esterno, sul quale si aprono delle eleganti monofore. La chiesa subì importanti interventi di restauro nel corso del ‘700, come si evince dalla facciata e nell’interno, a navata unica, in cui si ammirano un imponente altare maggiore e ben otto cappelle con altari marmorei di gran pregio.
Di fianco alla chiesa vi è la cappella dedicata alla Madonna del Rosario, dov’è esposto il Santissimo, comunicante con un oratorio dalla cupola in stile moresco, sede dell’Arciconfraternita omonima. La chiesa era affiancata da un convento che ospitava i frati dell’ordine domenicano, confiscato dallo Stato con l’avvento dell’Unità d’Italia e adibito a caserma dei carabinieri e archivio notarile. Al suo interno vi è una stanza ritenuta per tradizione la celletta dove spirò il beato Kažotić il 3 agosto 1323.
La chiesa, rimasta chiusa a seguito del terremoto del 23 novembre 1980, dopo un accurato restauro, fu riconsegnata alla cittadinanza il 5 dicembre 1998 e riaperta al culto il 29 settembre 1999.
Domenica 14 maggio, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, le guide turistiche dell’Archeoclub saranno liete di accogliere i visitatori e di accompagnarli in visita al tempio illustrandone la storia e le caratteristiche più salienti.
Sarà possibile visitare, altresì, anche la contigua sede dell’Arciconfraternita del SS. Rosario in San Domenico, grazie alla disponibilità della priora, la signora Rosaria Calabrìa.
Comunicato stampa