che coinvolga tutti gli attori del comparto. questa la sfida da vincere per garantire ai pazienti un’assistenza e una cura sempre più efficaci e di qualità.
LUCERA – È il tema principale affrontato nel corso della tavola rotonda dal titolo “L’emergenza sanitaria: attualità e futuro di un sistema in rete”, svoltasi giovedì 5 ottobre 2023 a Lucera presso la Biblioteca Comunale “R. Bonghi”, organizzata dalla Centrale Operativa 118 di Foggia, con il supporto tecnico dell’ASL FG e con il patrocinio della Provincia di Foggia, del Policlinico di Foggia, dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Foggia, dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche. A moderare la tavola rotonda è stata Anna Russo, referente Ufficio Stampa e Social Media Management di ASL FG.
«Il nostro sogno è che ospedale, territorio e 118 funzionino e si leghino. Attualmente sono corpi separati che non si interfacciano tra loro», ha affermato Stefano Colelli, direttore U.O. Centrale Operativa 118 del Policlinico di Foggia. Nel suo intervento, Colelli, dopo aver ripercorso le tappe dello sviluppo del servizio del 118 – sin dalla sua istituzione – ha illustrato la struttura del sistema e come esso opera sul territorio. L’anno 2023 è importante per la Puglia perché vedrà l’istituzione del numero unico dell’emergenza, il 112: «Grazie a esso si potrà abbattere circa il 60% delle chiamate “inutili” e garantire uno snellimento del lavoro degli operatori. La novità è che tutte le informazioni saranno geolocalizzate e direttamente inviate al centro elaborazione dati del Viminale. Il servizio garantirà anche una traduzione simultanea e sarà fruibile anche dai non udenti». Ma non è tutto, perché a breve sarà attivato anche il numero armonizzato europeo (il 116117), destinato alle richieste di prestazioni non urgenti.
Secondo il direttore U.O. Centrale Operativa 118 del Policlinico di Foggia, i tempi sono maturi per la creazione di un sistema che colleghi le varie realtà, a partire da una comune gestione dei sistemi informatici, che consenta il legame tra quelli che per troppo tempo sono stati dei “mondi separati”.
Alla tavola rotonda sono intervenuti numerosi esperti che hanno esplorato diverse aree di intervento. Si è partiti con il saluto delle autorità che ha visto in collegamento video dell’assessore alla Sanità della Regione Puglia Rocco Palese.
Il dr. Vito Sollazzo, direttore U.O.C. di Cardiologia-UTIC-Riabilitazione Cardiologica del P.O. di San Severo/Cerignola, ha parlato della rete infarto miocardico acuto/sindrome coronarica acuta sottolineando i passi in avanti nella trattazione delle sindromi coronariche acute, mediante l’attivazione di un nuovo protocollo che mette in sinergia Asl, Casa Sollievo della Sofferenza e il Policlinico di Foggia con la preziosa collaborazione del 118. Il nuovo protocollo favorisce la cosiddetta medicina di prossimità: «I pazienti sono trattati e gestiti con tempi allineati, se non addirittura più brevi, rispetto alle altre province pugliesi», ha spiegato.
Grossi passi in avanti sono stati fatti anche nella rete neurologica, come hanno rimarcato i dottori Giuseppe d’Orsi e Vincenzo Inchingolo, rispettivamente direttore U.O.C. Neurologia e responsabile Stroke Unit – IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza – San Giovanni Rotondo. Secondo D’Orsi è fondamentale il potenziamento delle campagne informative tra la popolazione, ma anche un ricorso virtuoso alla telemedicina, «perché le patologie sono fatte di sintomi, ma soprattutto di segni».
Del dipartimento emergenza urgenza di II livello e della centralizzazione ha parlato la dr.ssa Paola Caporaletti, direttore S.C. Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza – Policlinico di Foggia: «La centralizzazione attiene a criteri scientifici, necessari perché il sistema funzioni», ha commentato. I criteri scientifici sono sostenuti da tre parametri standardizzati: le necessità terapeutiche-assistenziali urgenti, il tempo di cui si può disporre per realizzare le cure necessarie, il tempo di trasporto pre-ospedaliero che costituisce anche la distanza del paziente dall’ospedale e per esso, dalla sala operatore nei casi che ne presentano la necessità. Nel suo intervento la Caporaletti ha avanzato tra le ipotesi di lavoro una integrazione della centrale operativa del 118 con quella territoriale e con strumenti di telemedicina per l’emergenza urgenza: «L’integrazione delle funzioni delle diverse strutture preposte alla gestione dell’emergenza significa migliorare il processo assistenziale».
L’ingegnere Tommaso Petrosillo, responsabile S.S. Sistemi Informativi e TLC – ASL FG ha illustrato il progetto della rete informatica, i cui lavori di integrazione con il numero unico sono in fase avanzata e verso il completamento nel giro di qualche settimana.
La Missione 6 (nota anche come Missione Salute) del Pnrr prevede un investimento di 15,63 miliardi di euro per il comparto sanità; di questi, 1,4 miliardi di euro sono stati destinati all’istituzione di posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva, quando necessari per fronteggiare le emergenze sanitarie. Ma ci sono anche altri investimenti che riguardano l’attività territoriale, come gli ospedali di comunità o le centrali operative territoriali: «L’obiettivo è cercare di evitare l’eccessivo ricorso – e il sovraffollamento – ai pronto soccorso, in modo che il personale, purtroppo limitato, possa assolvere meglio alle proprie attività che devono riguardare le urgenze e le emergenze, e non dedicarsi a situazioni che possono essere trattate sul territorio. Il potenziamento dell’assistenza territoriale avrà un riflesso positivo anche sulla gestione delle emergenze», ha commentato il dott. Mario Morlacco, esperto Missione Salute Pnrr – Ministero per gli Affari Europei.
«La programmazione è fondamentale per affrontare e superare l’emergenza. L’attuale sistema di emergenza nella provincia di Foggia è un’eccellenza», ha dichiarato il dr. Antonio Nigri, direttore generale dell’ASL FG che è intervenuto sul tema de la sanità per il cittadino. Nigri ha elogiato il lavoro del sistema di emergenza durante la pandemia, gestita in maniera esemplare «perché c’era solidarietà incredibile fra tutti», rimarcando l’importanza che tutti i soggetti coinvolti facciano squadra. «La Asl è l’azienda sanitaria titolare del sistema di emergenza-urgenza “tempo dipendente” nell’ambito della provincia di Foggia. Negli anni è riuscita ad assemblare all’interno dell’azienda quasi tutti i pezzi del sistema stesso. Rimane la Centrale operativa e, d’intesa con il direttore generale del Policlinico di Foggia e la Regione, anche questo pezzo sarà incardinato in Asl, consentendo la realizzazione di un sistema armonico che garantisca l’efficacia degli interventi», ha concluso Nigri.
Comunicato stampa