LUCERA – Un grande riscontro di pubblico ha segnato la 6^ edizione di Corti in Opera, il Festival di cortometraggi organizzato dal Cineteatro dell’Opera di Lucera in collaborazione con il Comune di Lucera, con il patrocinio di Regione Puglia e Provincia di Foggia, svoltosi nella storica sala cinematografica della città dauna da mercoledì 8 a sabato 11 maggio 2024.
L’entusiasmo, la curiosità e le considerazioni acute degli alunni delle scuole primarie e secondarie della città di Lucera hanno caratterizzato le mattinate dell’8, del 9 e del 10 maggio. I bambini hanno assistito dapprima alla proiezione del corto d’animazione “Caramelle” di Matteo Panebarco, seguita da un momento di approfondimento e di dibattito; poi è stata la volta della “Retrospettiva Tom & Jerry”, incentrata sui corti degli anni ’40 firmati dai leggendari William Hanna e Joseph Barbera, e infine è andato in scena il workshop “L’evoluzione del sonoro nel cinema. Dall’audio mono alle nuove tecnologie del suono digitale”, che ha accompagnato i piccoli spettatori del Festival in un sorprendente viaggio nella storia dell’utilizzo degli effetti sonori nei film.
I cortometraggi “My name is Aseman” di Ali Asgari e Gianluca Mangiasciutti e “Dive” di Aldo Iuliano, invece, hanno letteralmente rubato l’attenzione dei ragazzi che, nel corso dei dibattiti seguiti alle proiezioni, si sono lasciati andare a riflessioni profonde su tematiche di urgente attualità come i diritti delle donne e la guerra.
La sera del 10 maggio è stata inaugurata la mostra “You talkin’ to me? You talkin’ to me?!” di Giuseppe Petrilli. Grande novità dell’edizione 2024, l’esposizione è stata accolta con curiosità e viva partecipazione dai numerosi presenti. Petrilli, insieme al direttore artistico del Festival Marco Torinello e all’autrice del testo critico che accompagna le opere Annalisa Mentana, ha raccontato la genesi del progetto e il percorso di realizzazione della mostra, che potrà essere visitata fino al prossimo 31 maggio durante gli orari di apertura del Cineteatro dell’Opera.
Una sala al limite della capienza ha fatto da cornice all’atto conclusivo del Festival la sera dell’11 maggio, durante cui sono stati proiettati i cortometraggi “Caramelle” di Matteo Panebarco, “Dive” di Aldo Iuliano, “La mia Escort” di Alessandro Porzio e “My name is Aseman” di Ali Asgari e Gianluca Mangiasciutti.
L’evento, condotto dal giornalista Felice Sblendorio, è stato arricchito dalla presenza dei registi Aldo Iuliano e Alessandro Porzio, della sceneggiatrice e produttrice di “Caramelle” Camilla Panebarco, del produttore de “La mia Escort” Silvio Giannini, che hanno raccontato al pubblico molti retroscena dietro la lavorazione dei loro corti.
Durante la serata, sono stati anche annunciati e consegnati cinque premi. A “Caramelle” è stato assegnato un Premio Speciale con la seguente motivazione: “Un corto d’animazione capace di conquistare gli occhi e il cuore dello spettatore grazie al fascino dell’ambientazione, alla bellezza dei personaggi e alla profondità della storia che racconta”. La digital artist Antonella Tolve ha consegnato il premio a Camilla Panebarco.
Anche l’artista Giuseppe Petrilli ha ricevuto un Premio Speciale, “Per l’importante contributo che la sua arte offre da sempre alla diffusione della cultura cinematografica”. A consegnare il riconoscimento a Petrilli è stata Annalisa Mentana.
Il Premio Cinema e Puglia è stato attribuito a “La mia Escort”, “Un cortometraggio made in Puglia che si è distinto nel panorama recente sia per la pregevole cura formale che per l’attenzione all’introspezione dei personaggi, ben incarnati dai due bravi protagonisti”. L’autore del corto Alessandro Porzio e il produttore Silvio Giannini hanno ricevuto il premio dalle mani del regista Luciano Toriello.
Il Premio per il Sociale è stato assegnato a “My name Aseman”, “Una storia di coraggio femminile incisiva e coinvolgente, che si fa apprezzare per la delicatezza con cui gli autori esplorano l’universo interiore della protagonista e per il tono antiretorico col quale denunciano i paesi che negano i diritti alle donne”. È l’unico dei premi che sarà consegnato in un secondo momento agli autori, impossibilitati ad essere presenti.
Il Premio per la Regia è andato invece a “Dive”, “Per la sensibilità con cui il regista scruta nei sentimenti dei protagonisti, per la forza della messa in scena e per le riflessioni che il corto sa generare sul valore della vita umana e sull’orrore della guerra”. Il critico cinematografico di “Taxi Drivers” Davide Magnisi ha consegnato il premio al regista Aldo Iuliano.
In chiusura, il direttore artistico Marco Torinello e il direttore organizzativo Gianni Finiziohanno espresso soddisfazione per i risultati conseguiti: «Sono stati raggiunti tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati, abbiamo portato in sala il maggior numero possibile di persone. Siamo contenti perché Corti in Opera sta diventando un appuntamento atteso e questo ci gratifica soprattutto perché stiamo puntando molto sulla qualità».
La serata si è conclusa con un momento di convivio grazie alla degustazione enogastronomica “Capitanata Food&Wine”.
Media partner di Corti in Opera 2024 è TaxiDrivers, partner tecnico è Le Foglie di Acanto.
Comunicato stampa