LUCERA – Nell’ottobre del 1836, la città di Lucera, fu raggiunta dalla calamità del colera indiano; numerose furono le vittime dell’epidemia, che raggiunse il suo culmine nell’estate del 1837.
Il popolo chiedeva a Santa Maria Patrona di aiutare anche questa volta la sua città e l’aiuto della Vergine non mancò: difatti, il 12 e il 13 luglio di quello stesso anno, l’icona trecentesca della Vergine, collocata nella cappella laterale della Cattedrale, mosse gli occhi e cambiò il colore della pelle.
A seguito di tale evento miracoloso fu aperto un Processo Canonico nel 1838, del quale si occuparono anche papa Gregorio XV e la Sacra Congregazione dei Riti, che non poterono altro che constatare che l’accaduto evento era inspiegabile, come inspiegabile era l’improvvisa guarigione dal colera e da altre infermità di molti fedeli.
In seguito a tutto ciò, il 𝟏𝟑 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨, diventò il giorno della 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐥𝐞𝐫𝐚.
L’evento prodigioso si ripeté anche nel 1844, quando la città fu colpita da una violenta siccità, anche allora, Santa Maria Patrona non fece mancare il suo aiuto materno.
In memoria di questo evento miracoloso, cento anni dopo, nel 1937, a Lucera si svolse il Congresso eucaristico mariano, e per tale memoria, s𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟑 l𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟒, verrà celebrata la Santa Messa per ringraziare Santa Maria, Patrona nostra.
Comunicato stampa