Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa di Lucera Non Tace
LUCERA – LNT apprezza gli sforzi che il sindaco di Lucera sta mettendo in campo per cercare di tenere pulita Lucera almeno in questo periodo e per completare i lavori di un pezzo di viale Castello.
LNT si augura che, a lavori ultimati, viale Castello sarà alberato, contornato dal verde e non soffocato da cemento e marmo. E soprattutto si augura che viale Castello non sarà deturpato da orrende barriere di cemento che mutilano la meravigliosa visuale panoramica come purtroppo è stato già fatto in passato (vedasi il secondo tratto di viale Castello che porta al ponte pedonale inspiegabilmente non oggetto dei lavori di riqualificazione).
Sarebbe bastato prima, e basterebbe ora usare semplicemente delle staccionate in legno invece di barriere di cemento. La paura di atti vandalici non può indurre a realizzare opere deturpanti che arrecano danni irrimediabili alla bellezza paesaggistica del posto amplificata dallo sfondo
della maestosa fortezza svevo angioina. I moderni lampioni metallici destano perplessità. Ma vogliamo essere fiduciosi sulla bontà del lavoro finale.
Nonostante gli sforzi di tenere pulita la città, non è accettabile che il consistente “omaggio
biologico” lasciato da un devoto cittadino ai piedi della Cattedrale di Lucera sia ancora lì nonostante svariate segnalazioni fatte da diversi giorni pur nell’imminenza delle celebrazioni
religiose e popolari delle feste patronali. Forse si confida nel potere taumaturgico dei raggi solari.
Di fatto siamo di fianco ad un’area diventata negli anni una zona franca di degrado e sporcizia nel cuore di piazza Duomo: la vergona del rudere del S.Anna che deturpa il decoro di piazza Duomo da oltre vent’anni. Ferita mai rimarginata per alcuni cittadini ma tollerata scelleratamente da tutte le amministrazioni comunali succedutesi negli ultimi vent’anni che non hanno mai dimostrato determinazione (perche?) nel voler risolvere il problema alla radice partendo dall’urgenza di tutelare l’integrità di piazza Duomo. L’“omaggio biologico” alla Cattedrale non è solo l’ennesimo gesto vandalico, è un’autentica profanazione compiuta nei confronti di un luogo della cristianità. Avallata dalla solita indifferenza degli amministratori locali e dei cittadini i quali ormai non badano più al peso specifico di simili episodi: rientrano nella normalità degradata della vita quotidiana. La tragedia è tutta qui.
Comunicato stampa