Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal Circolo di Fdi “Salvatore Gaeta” – Lucera
LUCERA – E’ oramai di dominio pubblico che i ventisette milioni di euro che avrebbero dovuto essere stanziati per il completamento della SP 109 (la Lucera-San Severo, per chi è a digiuno di toponomastica), reperiti dai cd. “fondi di coesione”, abbiano preso altre strade. Nel vero senso del termine.
Ma questi ventisette milioni di euro destinati al completamento di un’arteria critica della viabilità provinciale, altamente trafficata ed altrettanto pericolosa, alla fine, c’erano o no?
A questa domanda noi non sappiamo dare una risposta, ma quello che sappiamo è che il primo a sbandierare quello che, apparentemente era un risultato ormai acquisito, è stato il consigliere regionale Tutolo, il quale ci ha tenuto a far sapere che grazie alla Regione Puglia (ed indirettamente anche a lui) ed al presidente Emiliano l’annoso problema della SP 109 era ormai risolto.
Per non essere da meno, nel giro di pochi istanti il nostro onnipresente sindaco ha ritenuto di volersi attribuire anche lui qualche merito, dicendo che su Lucera sarebbero “piovuti” milioni di euro e tenendoci a far rilevare che di queste cose (ossia del completamento della 109) se ne parlava già da quando lui era assessore provinciale nella seconda giunta Miglio.
L’attuale vice presidente della provincia, nonché consigliere comunale di maggioranza Tonio De Maio, probabilmente sentendosi un minus in tutta questa situazione, ha abbandonato i soliti servizi fotografici sui cantieri delle strade provinciali, nonché il suo proverbiale silenzio, per far sapere che se la 109 si completava, alla fine il merito era un po’ anche suo. Tuttavia nessuno si era reso conto che nel deliberato finale approvato in Regione i fondi per la SP 109 non c’erano più.
O forse non c’erano mai stati? In entrambi i casi questo dovrebbe farci riflettere sul peso politico dei nostri rappresentanti politici locali, provinciali e regionali e sulla considerazione che la giunta Emiliano ha del nostro territorio. Ma potete tranquillamente continuare a votarli.
In conclusione: l’ansia di appuntarsi la classica medaglia ha probabilmente obnubilato la vista ai nostri tre acuti rappresentanti del centro-sinistra lucerino, che probabilmente per una vistosa disattenzione, alla fine si sono trovati con il cerino, peraltro già spento, in mano e sul petto una bella medaglia di cartone per la figura barbina rimediata.
Sarà sicuramente l’effetto nostalgia, ma nella ridda di proclami, comunicati stampa, smentite, arrabbiature, ripicche e dirette notturne messe in piedi – purtroppo a posteriori – dai sunnominati, ci è tornata in mente, tra un pop-corn ed un altro, una vecchia scena di un famoso spaghetti western “Lo chiamavano Trinità”, dove un giovanissimo Terence Hill, dopo aver preso ripetutamente a ceffoni il cattivone di turno lo apostrofava dicendo: “non ci hai capito niente, eh”? Ovviamente si scherza, ma forse non troppo.