LUCERA – Cercavano armi e materiale esplodente, invece i Carabinieri della Compagnia di Lucera, nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata in una casa di campagna, hanno trovato un vero e proprio tesoro archeologico.
I militari dell’Arma, all’interno di una botola posizionata al piano seminterrato, hanno rinvenuto circa cinquanta reperti archeologici, tra cui anfore, vasellame, piatti in ceramica di pregevole fattura, nonché una baionetta ed una spada, tutti sottoposti a sequestro penale non avendo il proprietario del fabbricato saputo giustificarne la provenienza.
I militari, successivamente, con l’ausilio di personale della “Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio” della capitanata, hanno effettuato ulteriori accertamenti che hanno certificato l’autenticità e l’interesse archeologico della maggior parte dei reperti, denunciando a piede libero il proprietario per ricettazione di beni culturali.
Gli elementi indiziari raccolti hanno dunque consentito ai militari dell’Arma di sostenere l’ipotesi di una derivazione illecita dei manufatti, atteso che l’uomo è risultato privo di autorizzazione al possesso.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e l’indagato, la cui posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, non può essere considerato colpevole fino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.