Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa del gruppo PER LUCERA Francesca Niro, Fabrizio Abate, Francesco Aquilano, Vincenzo Checchia e Raffaele La Vecchia

Lucera è stata designata Capitale Regionale della Cultura per il 2025, suscitando grandi aspettative tra i cittadini e le comunità dei Monti Dauni. Eppure, sin dal periodo natalizio, che precedeva l’inizio di quest’anno così importante per la città, sono emerse alcune criticità importanti nell’organizzazione degli eventi e nella gestione del patrimonio culturale, tra cui ad esempio la chiusura dei monumenti, che hanno causato grande disappunto tra i visitatori. Le criticità hanno sollevato grandi dubbi sulle capacità di questa Amministrazione di gestire adeguatamente un evento di così grande portata.

Il Gruppo Consiliare Per Lucera intende chiedere al Sindaco e alla sua Amministrazione lo stato dell’arte in merito alle iniziative progettuali e culturali legate all’iniziativa, che hanno visto peraltro lo stanziamento di un corposo contributo da parte della Regione Puglia. In risposta alle meritate critiche, l’Amministrazione Comunale ha organizzato un solo incontro con le Associazioni e i Cittadini per discutere le eventuali iniziative culturali da prevedere. Durante tale incontro, che si è tenuto presso la Biblioteca Comunale “Ruggiero Bonghi” il 5 febbraio, a cui ha preso parte anche l’Assessore Regionale alla Cultura Viviana Matrangola, è stata ribadita la necessità di creare una rete solida tra le varie realtà locali per valorizzare il patrimonio culturale del territorio. L’11 febbraio il Sindaco Giuseppe Pitta ha successivamente preso parte a spese dei contribuenti lucerini alla BIT, la fiera internazionale del turismo di Milano, dove ci si aspettava di conoscere finalmente il programma di Lucera 2025; invece, è stato comunicato che il calendario degli eventi verrà ufficializzato solo il 15 marzo, quindi ben due mesi e mezzo dopo l’inizio dell’anno.

Nel frattempo, il Museo Civico Fiorelli di Lucera ha prestato al Chengdu Jinsha Site Museum, in Cina, una lastra in pietra a rilievo, la testa in marmo di Eracle e soprattutto il busto di Persefone (o Afrodite), noto colloquialmente come Proserpina”, addirittura fino al 18 maggio prossimo, privando la città di veri e propri simboli proprio in quest’anno così importante. Il Teatro Garibaldi, gioiello inestimabile della nostra città, risulta ad oggi ancora inagibile, e nonostante l’annuncio dell’arrivo di un finanziamento per la sua ristrutturazione, è quantomeno improbabile che possa essere fruito dalla cittadinanza e dai visitatori durante Lucera 2025, visto che al momento non sono ancora partiti i lavori. La Biblioteca, altro importante luogo culturale di aggregazione, continua ad essere trascurata ed a rimanere vittima dei canonici problemi logistici e gestionali. Nemmeno un manifesto o un cartello è stato apposto agli ingressi in città, su Palazzo Mozzagrugno o nel nostro salotto di Piazza Duomo per promuovere ai cittadini ed ai visitatori il marchio di Lucera 2025. Il Gruppo Consiliare Per Lucera vuole ulteriormente chiedere all’Amministrazione che fine abbiano fatto tutte le iniziative proposte dalle Associazioni e dai semplici cittadini nel corso del 2024, tenuto conto che anche all’interno della stessa maggioranza sono emersi malumori per il mancato coinvolgimento dei Consiglieri Comunali.

Per affrontare la sfida di Lucera 2025, è fondamentale che l’Amministrazione Comunale, le Associazioni culturali locali e i cittadini collaborino attivamente, pianificando con attenzione le attività culturali e garantendo una gestione efficiente del patrimonio storico e artistico di Lucera. Solo attraverso un impegno congiunto, noi del Gruppo Consiliare Per Lucera siamo pronti a dare il nostro contributo costruttivo per trasformare la nostra città nel “Crocevia di Popoli e Culture”, come auspicato in fase di candidatura. Ricordiamo la frase pronunciata dal Sindaco in occasione di un recente Consiglio Comunale: “Con la mia Amministrazione, Lucera è passata dall’essere la capitale dell’ignoranza a capitale della cultura”. A noi sembra invece che negli ultimi mesi sia avvenuto il contrario.