Il mondo continua a vivere col fiato sospeso a causa di incertezze politiche. La Russia intanto continua a colpire insistentemente l’Ucraina, mentre il Papa sofferente invoca la Pace!

Arturo Di Sabato

La brutale guerra è giunta al giorno 1.111 mentre l’Ucraina nonostante la prova di forza dopo aver usato gli aerei francesi soffre terribilmente poiché i vertici politici concludono poco o niente. Dopo l’avvenuta decisione di Trump di sospendere gli aiuti militari, la Russia si sente più forte tanto da intensificare i bombardamenti su Kiev e nelle regioni vicine sganciando missili a tappeto. Tra l’altro le forze di Putin hanno liberato il piccolo villaggio di Novenke e ora avanzano accerchiando le truppe di Zelensky.

Il tycoon è tornato a criticare quest’ultimo accusandolo di aver preso soldi dal suo paese come caramelle da un bambino durante l’amministrazione Biden giudicando il presidente ucraino inaffidabile e irriconoscente anche se un accordo sulle terre rare potrebbe concludersi in 2-3 giorni in un nuovo summit organizzato a Gedda in Arabia Saudita tra le delegazioni di Kiev e Washington.

Oltre a Trump ci si mette il factotum Elon Musk che dice di aver sfidato letteralmente Putin sull’Ucraina in merito al suo sistema Starlink, una rete di comunicazione satellitare di SpaceX, società fondata proprio da Musk nel 2002. Il programma punta  a fornire l’accesso Internet ad alta velocità “dallo spazio”. La costellazione secondo Musk è la spina dorsale dell’esercito ucraino arrivando a minacciare di spegnerlo e se arrivasse a tanto l’intera linea del fronte crollerebbe.

In Italia le opposizioni invitano la presidente Meloni (che ha altro per la testa, come il risarcimento ai nostri poveri fratelli migranti della nave Diciotti lasciati soli per vari giorni in mezzo al mare) a non consegnare la nostra sicurezza nazionale nelle mani di Mister Musk, il quale usando tutta la sua astuzia vuole incontrare il Presidente della Repubblica Mattarella per arrivare ad una mediazione con l’intenzione di raggiungere il suo scopo.

Il ministro degli Esteri polacco ha affermato che potrebbe cercare un’alternativa al servizio internet se si dimostrasse “inaffidabile” dopo che il miliardario ha ipotizzato di disattivare l’accesso al sistema nel Paese invaso dai russi. “Starlink per l’Ucraina è pagato dal ministero polacco della digitalizzazione al costo di circa 50 milioni di dollari all’anno, ma Musk l’ho “annientato” verbalmente definendolo un ometto.

Intanto la Gran Bretagna sta pensando di creare un’alleanza per la condivisione di intelligence denominata “Four Eyes”, (quattro occhi) un sottogruppo dei cinque ma senza gli Usa, dopo che Donald Trump ha bloccato lo scambio di informazioni di intelligence con l’Ucraina. Il Gruppo dei cinque “Five Eyes” è formata da Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Canada e Nuova Zelanda.

L’Europa sembra unita solo nello stanziamento di soldi per rafforzare il proprio stato di difesa comune, mentre è sempre più divisa sulla questione ucraina tanto che la risoluzione dell’ultimo consiglio europeo è stata approvata solo da 26 su 27 dopo il passo indietro del premier Ungherese Orban che non condivide la decisione della Ue di sostenere ancora Zelensky, ciò significherebbe continuare a finanziare la guerra e isolare i paesi europei dagli USA.

La Presidente della Commissione Europea Ursula Von de Leyen, domenica 9 marzo alla conferenza stampa dei 100 giorni dal suo secondo insediamento ha parlato di una Ue più forte, prospera e sicura ma ha dimenticato un altro aggettivo: l’unità!

Anche l’Italia sta pensando al riarmo secondo il piano di sicurezza nazionale dello Stato Maggiore della Difesa nell’arruolare nell’esercito fra i 30 e i 40 mila militari in più, mala missione di pace al confine ucraino deve essere solo sotto l’egida dell’ONU che da tre anni sembra invisibile.

ll Tycoon intanto continua a firmare decreti come il disimpegno delle sue truppe dai paesi Ue perché crede che ormai è arrivato al cuore della Russia tanto da mettere il proprio veto al G7 sulla proposta canadese di bloccare le petroliere di Mosca. Ma gli stati maggiori del Cremlino, della Cina e dell’Iran (che ha negato ogni contatto con Trump) hanno annunciato l’inizio di manovre militari congiunte per approfondire fiducia reciproca. A sua volta il Tycoon mostra i muscoli annunciando esercitazioni militari con la Corea del Sud, mentre la Corea del Nord ha reagito lanciando diversi missili balistici.

Mentre questi signori alzano il braccio per dimostrare i propri muscoli credendo di avere il controllo del mondo, la Siria è ripiombata nel caos a tre mesi dalla fuga di Assad.Gli scontri tra le forze del nuovo governo islamista e le milizie leali all’ex presidente stanno provocando una lunga scia di sangue.

Al braccio di ferro dei “grandi”, reagisce la voce supplichevole di Papa Francesco che sofferente dal Policlinico Gemelli di Roma continua ancora a chiedere la fine del conflitto in Ucraina, in Terra Santa, in Congo e in altre parti del mondo dove non c’è attenzione perché non ci sono risorse. Il Santo Padre al quale va tutto l’augurio di una pronta guarigione e la nostra preghiera continua a chiedere di fermare il riarmo e il rispetto della società, specialmente dei civili.