Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal  Circolo di Fdi “Salvatore Gaeta” – Lucera 

Lucera – Quella che si è consumata nella giornata di ieri a palazzo Dogana è l’ennesima riprova del fallimento dell’amministrazione Nobiletti e del centro-sinistra: i consiglieri provinciali del Partito Democratico e di “Con” hanno votato contro l’approvazione del rendiconto finanziario relativo all’anno 2024 dell’ente provinciale.

A molti potrebbe sembrare una cosa di poco conto, ma la mancata approvazione del bilancio, paralizzando di fatto la Provincia, comporta il blocco di finanziamenti per milioni di euro aventi ad oggetto, a mero titolo esemplificativo, l’edilizia scolastica e la messa in sicurezza di molte arterie provinciali.

Ed i risultati di questo modus operandi li vedremo (anzi: non li vedremo, almeno per un po’) anche a Lucera dove un finanziamento di 781.000 euro destinato ad opere di ristrutturazione e riqualificazione per il Convitto nazionale “R. Bonghi” dovrà aspettare il vincitore di questa faida di palazzo.

La mancata approvazione del bilancio consuntivo per mere beghe politiche rappresenta l’ennesimo esempio dell’ipocrisia del centro-sinistra provinciale: ci si allea per vincere a tutti i costi, ma amministrare non è poi così importante, come i fatti dimostrano.

Vista la situazione, con un po’ di buon senso e di autocritica, si dovrebbe avere il coraggio di andare a casa, ma pare che, al netto di alcune frecciatine reciproche, nessuno abbia voglia di farlo, anche perché rappresenterebbe il fallimento definitivo del civismo di centro-sinistra di stampo emilianista che ci ha governati per dieci anni e che si ripresenterà, con una veste migliorata ed apparentemente pulita, alle prossime elezioni regionali.

Ma il creare coalizioni che sono dei meri cartelli elettorali finalizzati ad occupare poltrone (e basta) è una pratica che anche qui a Lucera conosciamo bene, quindi non ci meravigliamo se da parte dell’amministrazione comunale, all’epoca grande sponsor dell’attuale presidente Nobiletti e tutt’oggi rappresentata a palazzo Dogana dal silente consigliere De Maio, non si sia alzato neanche una velata critica nei confronti di un modus operandi che il nostro giovane sindaco conosce a menadito ed evidentemente approva.

Ci teniamo, tuttavia, a ribadire che, una volta che gli stracci avranno finito di volare nel silenzio delle stanze di piazza XX settembre, l’intero territorio provinciale e la nostra città avranno perso inutilmente tempo prezioso per l’accidia di un centro-sinistra totalmente inadeguato a governare la provincia di Foggia, così come la nostra città.