LUCERA – Ancora una volta, atti di vandalismo si sono abbattuti sulla cosiddetta “panchina gigante” della villa comunale, un simbolo di decoro urbano. Con un gesto di inaccettabile violenza, sono stati distrutti i gradini e, come spesso accade, una delle doghe è stata divelta, accompagnata da altri danni. Questi atti non sono solo un segno di inciviltà, ma rappresentano una manifestazione di un degrado che purtroppo permea alcune persone della nostra comunità. Che si tratti di giovani o meno giovani, l’assenza di rispetto verso il patrimonio comune è evidente. In molti casi, sembra che il nichilismo e una visione distorta della realtà spingano alcuni a compiere azioni distruttive, che non danneggiano solo le strutture, ma l’intera collettività. La panchina gigante, dono dell’Avis, pensata per offrire una nuova prospettiva sulla Fortezza di Lucera, è stata presa di mira da queste violenze sin dal momento della sua inaugurazione.

Alcuni critici sollevano dubbi sulla qualità delle doghe, che più volte sono state danneggiate. A loro parere, la scelta dei materiali non sarebbe adeguata a sopportare il peso degli atti vandalici. La fragilità della struttura è diventata un punto di discussione, soprattutto quando si considera che alcuni individui sembrano avere l’intento di danneggiarla, tra scritte offensive e atti di puro distruttivismo. E ora?

La Redazione